giovedì 8 dicembre 2011

Il Piano (sulle tracce della crisi economica)


Sfrutto una chiacchierata fatta oggi con mio mio amico per scendere più nei dettagli dei miei ultimi due post! Davide (il mio amico) oggi mi ha posto un paio di questi assolutamente pertinenti e che richiedono una risposta precisa. In sostanza mi chiedeva se non considero esagerato scrivere che l’attuale crisi economica e dell’Euro derivi da un piano preciso nato e pensato alla fine della seconda guerra mondiale. Questione perfetta per farmi introdurre maggiori dettagli a quello che ho scritto negli ultimi giorni.
Premetto che non mi interessa fare il maestrino saccente o dimostrare che Davide ha torto, ma semplicemente portavi alcune prove di questo piano. Seconda premessa, considero Davide una persona di gran cultura, che ha conoscenze elevate e con un grande esperienza visto il suo lavoro e visto che ha girato mezzo mondo e questa mia considerazione nei suoi confronti mi porta a dover essere preciso al millesimo nel raccontare questo piano, altrimenti verrei smascherato subito e farei una figura misera. Detto questo, parto con il racconto.
Intanto due questioni iniziali, perché questo piano? E soprattutto, a chi serve?. Ecco quello che io ho trovato studiando e mettendo assieme le prove:
- Serve a impoverire milioni di persone e fargli perdere il potere di decidere, serve a svuotare di fatto la democrazia e le sovranità nazionali
- il piano serve per riportare al potere una stretta elite che hanno perso il potere sui popoli dopo la rivoluzione francese (sto semplificando al massimo eh, la storia è più complessa)
Chi cominciò a teorizzare questo piano? Questi sono i nomi, probabilmente sconosciuti ai più ma quelli che di fatto hanno fornito le idee e le teorie economiche per fare in modo che quella elite potesse riconquistare il potere: Walter Lippmann e Edward Berneys, 2 intellettuali americani e in Europa invece Jean Monnet, Francois Perroux e Robert Schuman politici ed economisti francesi. Questi 5 personaggi, probabilmente non in collegamento tra loro diedero le basi teoriche a questo piano, un piano pensato dall’inizio degli anni ’20 fino al 1945. Nel dopo guerra altri personaggi quali Ludwig von Mises, Friederich von Hayek, Jacques Rueff e Raymond Aaron, tutti economisti che avevano chiedevano un contenimento molto stringente dello Stato nella vita economica di un paese. Ovvero di avere un Stato “leggero” che desse lo spazio massimo al mercato e che intervenisse solo a tappare i buchi creati dai disastri liberismo.
Questi furono i primi economisti che diedero i natali al neoliberismo e al neomercantilismo, il piano però non si fermo perché in gioco c’era troppo e quella elite non poteva perdere la partita, altrimenti sarebbe stata cancellata per sempre dalla storia dell’uomo. Cosa successe successivamente? Il piano prese forma, una forma mostruosa, perché per far passare queste idee di questi pochi economisti nacque il Piano, perché i personaggi nominati prima erano solo il cervello, ma le idee per camminare hanno bisogno di braccia e gambe. Le braccia e le gambe di questo piano furono e sono tutt’ora le fondazioni, i think tanks e le università. Le idee di questi economisti furono finanziate a 360 gradi e furono inculcate nelle giovani generazioni dell’epoca in modo tale che le teorie economiche neoliberiste furono spacciate come le uniche verità economiche. In Italia, per fare un po’ di nomi il CUOA, la LUISS, Bruno Leoni, Prometeia e Nomisma hanno formato migliaia di economisti, giornalisti, professori, imprenditori.
C’è poi una tappa fondamentale che è la conferenza di Konstanza sulla teoria monetaria nel 1970 che puntò a inculcare i nuovi leader europei alle teorie della deregolamentazione, della privatizzazione. Negli anni ’70 il più illustre economista fu Milton Friedman che troveremo poi come consigliere di Augusto Pinochet in Cile quando le camere di tortura funzionavano a pieno regime.
Forse non riesco a rendere l’idea ma provate ad immaginare ad un virus che all’inizio è poco virulento, niente sintomi, zero malessere ma man mano che passano i giorni il virus comincia a riprodursi e a manifestarsi, un po’ come un cancro (scusate per l’esempio) che prima prende solo un organo, poi si espande e diventa padrone del corpo sano. Un altro mio amico, Matteo mi spiega esattamente questo, dicendomi che all’Università i professori di economica non dedicano tempo a teorie alternative, molti non ne possono nemmeno parlare perché pagati proprio da quelle fondazioni di cui vi dicevo prima. Ecco il Piano, portato avanti per imboccare tutti i leader politici con pochi concetti, rapidi e facili da capire. Quali? Eccoli qua:
- l’inflazione secondo Milton Friedman era il male assoluto per ogni economia ed arrivò a teorizzare che un livello “accettabile” di disoccupazione era necessario per contenerla
- il debito pubblico è una follia perché lo Stato deve essere come un padre di famiglia, ovvero deve spendere meno di ciò che guadagna. Questo concetto è talmente profondo che persino i politici di sinistra ci cascano ogni volta. Non capendo che il debito pubblico (solo se con moneta sovrana, cosa che in Italia non esiste più) è la ricchezza dei cittadini, perché l’unico attore che può creare moneta nuova e quindi ricchezza è lo Stato e non sono i privati (che tra di loro si scambiano sempre la stessa moneta)
Questi due banali (e falsi) concetti furono tramandati a tutta la classe politica ed economica in Europa e negli Stati Uniti d’America e di fatto in tutto l’occidente, Giappone e Australia compresi.
L’Europa, come mi ha scritto oggi Davide, è effettivamente molto probabile che nacque inizialmente con il Trattato di Roma del 1957 per unificare popoli che fino a pochi anni prima si facevano la guerra ed è innegabile che questo processo ci ha dato 60 anni di pace mai visti in questo continente. Ma è altrettanto evidente che il processo di unificazione è servito a quella elite per espropriare sovranità economica e monetaria ai popoli, di imporre sacrifici economici disastrosi basati su teorie false e sbagliate. Poi come ultima questione dobbiamo capire che il Piano è stato creato per evitare una volta per tutte che le democrazie nazionali prendessero il potere e creassero Stati forti e ricchezza per i propri cittadini. Quel potere non poteva perdere la sfida e ha fatto di tutto (molto in maniera criminale) per distruggerci e per farci soffrire. Non mi spingo oltre, ma in altri post magari andrò ancora più nel dettaglio. Chiudo qui sperando di aver dimostrato quello che vado scrivendo da un po’ di tempo


Molto di quello che scrivo è frutto del lavoro del giornalista Paolo Barnard (www.paolobarnard.info) e di una mia ricerca personale fatta proprio sul suo lavoro per verificare fonti e teorie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://lettura.corriere.it/debates/sovranita-limitata/#comments
Da notare il commento di worldcitizen