venerdì 12 ottobre 2012

Giusto due cosette da nulla.....

“Michele, hai visto, Monti ci ha tagliato le tasse. Sei sempre il solito catastrofista porta sfiga”. Frase inventata eh, non credo ci sarà molta gente che mi dirà sta frase ma visto che viviamo in tempi assurdi, ragioniamo per assurdo. Detto questo, il governo Monti taglia l’Irpef di 1 punto percentuale. Bravo, bene, secondo i ben informati significa che i sacrifici cominciano a funzionare. Balle!!! Ci hanno fatto ingoiare l’Imu e ci hanno aumentato l’iva di 2 punti. Fate due conti e vedete se pagate meno tasse di un anno fa. Se vien fuori che ne pagate di più non è uno scherzo della calcolatrice. Inoltre hanno tagliato una marea di spesa pubblica, 1,5 miliardi di euro solo nella sanità con l’ultima manovra. Poi lamentatevi se non trovate un dottore, una ambulanza, un infermiere o se le cure saranno ancora più care.
Facciamoci tutti un paio di domande: Perché? E a chi giova? Perché più tasse e meno servizi, perché l’austerità, perché lo spread, perché ridurre il debito? Semplice come bere un bicchier d’acqua. Due cosette da nulla per cominciare: Fiscal Compact e pareggio di bilancio. Non sapete cos’è? Bello, e quando tra 20 anni i nostri figli ci chiederanno: “Ma dove eravate quando è successo quel disastro?” Cosa risponderemo? Va bè, andiamo oltre, Fiscal Compact dicevo, ovvero ridurre il debito di 50 miliardi all’anno per 20 anni. 950 miliardi complessivi. Come fa uno Stato che non può emettere la sua moneta, quando deve ripagare il debito? Semplice, aumenta le tasse e riduce i servizi. Per 20 anni. Traduzione? Hanno siglato un patto per impoverire cittadini e imprese e per bloccare la spesa pubblica. Il PIL in calo del 3,3% (a fine 2011 la previsione era -0,4%. Errore di circa 10 volte, ecco spiegato il recente buco di circa 10 miliardi) a fine anno sembrerà una cosa bella. Traduzione senza indorare la pillola? Svegliatevi, vi vogliono più poveri, più disperati, con meno salario, con meno servizi, con meno sanità, più impauriti, con meno speranza, più razzisti se vogliamo perché quel poco dovremmo spartirlo con molti. La modifica all’articolo 81 della Costituzione dice invece che lo Stato deve tendere al pareggio di bilancio, ovvero investe 100 e toglie 100 all’economia. Resta 0. Zero a casa mia non è un bel numero, soprattutto quando si parla di ricchezza. Vuol dire che se vogliamo costruire un ospedale da 1 miliardo di euro, saranno necessarie tasse o altro per lo stesso valore. Vi prego, anzi vi scongiuro, cominciate ad aprire gli occhi. Con queste due robette che vi ho detto non esisterà mai crescita, non esisterà mai sviluppo, non esisterà mai benessere, non ci sarà mai un ambiente sano, non ci sarà mai piena occupazione, non ci sarà mai futuro e speranza, non ci sarà mai un miglioramento. Chi vi promette crescita, posti di lavoro e più servizi vi sta mentendo, a meno che non ci dica che vuole rinegoziare quelle due robette. Il Fiscal compact dice: “DOVETE RIDURRE IL DEBITO”, la modifica della Costituzione dice: “NON DOVETE SPENDERE DI PIU’ DI QUELLO CHE PORTATE A CASA”. Suicidio economico per uno Stato e i suoi cittadini. Fate qualche domanda a chi vi chiede un voto: “Cosa vuoi fare col Fiscal Compact?”, oppure “Ma il pareggio di bilancio non mi sembra una cosa buona, che ne pensi?”. Smettetela di pensare che in queste condizioni si possa uscire dalla crisi, questa crisi serve per farci ingoiare restrizioni che in tempi normali sembrerebbero follie, come aver ridotto del 50% i congedi mensili per famigliari o parenti ammalati o disabili. Una modifica del genere cosa ha a che fare con la crisi? Non fermatevi ad elemosinare promesse generiche sul lavoro, sulla scuola, sugli asili o sul fatto che vi cancelleranno l’Imu. Non elemosinate, smettetela di abbassare lo sguardo solo perché davanti c’è qualcuno con una laurea alla Bocconi che fa il premier. Lottate per la vostra libertà, per il vostro futuro, per i vostri figli, lottate perché siete esseri umani con una dignità e perché vi meritate di vivere una vita piena.

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