mercoledì 9 gennaio 2013

Cosa ci manca? O meglio cosa ci serve per...

Chi sono io? Michele. Cosa faccio? Guardo quello che mi capita attorno, guardo la gente attorno a me cosa fa, come si comporta e cosa pensa, guardo me stesso per quello che sono. Perché lo faccio? Perché ritengo che ogni persona sia unica e irripetibile e che ogni vita abbia qualcosa da raccontare e da insegnare. Cosa penso? Che non me ne frega più nulla di quello che vedo per tv e leggo nei giornali. Cosa c’è in tv e nei giornali? Un sistema di potere, un sistema economico, un sistema politico che si autoalimenta, che si autoconvince di essere l’unico possibile, quando invece è semplicemente il peggiore. Ho elaborato un mio personale pensiero che alle orecchie sensibili di molta gente può sembrare strano, folle, utopistico. Addirittura razzista, ma poco importa. È il mio pensiero, è quello che ho maturato negli anni, con l’osservazione, con lo studio, con lo scambio di idee, senza preconcetti, senza pregiudizi, guardando semplicemente a quello che capita nel mio piccolo mondo quotidiano. Ho realizzato che i deterrenti migliori per fare in modo che la gente non si coalizzi e non pensi più è la paura in primis, e la mancanza di alternativa in seconda battuta. La paura di tutto, della crisi, della SARS, della mucca pazza, dell’immigrazione, del futuro. Gli esempi si sprecano e mi sembra inutile fare una lista lunga e noiosa. La mancanza di alternativa arriva subito dopo. Ieri sera ero in spogliatoio e un ragazzo dell’altra squadra fa a voce alta: “Adesso vai in ospedale e ti tocca pagare qualsiasi cosa”. Risposta del suo compagno di squadra: “eh, cosa vuoi farci, ormai è così”. Eccola la mancanza di alternativa, tremenda nella sua semplicità, tremenda nella sua capacità di svuotare la discussione e il pensiero. C’è la crisi, eh cosa vuoi farci, è così e tocca fare i sacrifici. Hai visto il vicino che ha perso il lavoro? Eh, cosa vuoi, bisogna accontentarsi di quello che arriva ormai. Hai visto, quello che abita in fondo alla via è a casa senza pensione e senza stipendio. Eh, cosa vuoi, il governo Monti doveva salvare l’Italia, non aveva alternative. Hai visto che Matteo adesso lavora 10 ore al giorno e anche tutti i sabato allo stesso stipendio? Eh cosa vuoi, l’importante è avere un lavoro di questi tempi. Siamo veramente noi questi, quelli che elemosinano la vita, quelli ridotti a schiavi come ai tempi dei romani, che lasciano la “classe dirigente” a godersi la vita, mente noi aspiriamo ad un lavoro da schiavi per una remunerazione sempre più esigua. Ma per chi voti te questa volta? No, grazie ma non vado a votare il mio aguzzino. Ma come no? Così non eserciti un tuo diritto fondamentale? Ah si, non sapevo che scegliere uno tra il plotone di esecuzione perchè ti spari fosse un diritto. Non seguo più nessun dibattito politico, non vado più a nessuna assemblea pubblica dove si parla di politica, non leggo più un giornale perché so già cosa faranno quelli la e non mi servono più i dettagli. So già cosa farà la classe politica italiana, so già cosa diranno, so già come si spartiranno il potere, so già quali scelte sbagliate faranno, so già che non abbasseranno mai le tasse, non diranno mai la verità sul debito, sul PIL, sulle tasse. So già che mentiranno, perché mentire è l’unico modo di mantenere quel piccolo spicchio di potere che si sono ritagliati. So già che si sbraneranno come animali quando arriverà la resa dei conti. Mi sono liberato del peso si essere costantemente incazzato per le loro dichiarazioni e bugie. Ho liberato un sacco di tempo per cose decisamente più interessanti, belle, che migliorano la mia vita. Ho deciso ci costruirmi una alternativa, di impararla, di studiarla, di viverla. Perché un’alternativa in natura esiste sempre, non c’è mai una via unica per fare le cose. Il passo fondamentale almeno per me è aver riconosciuto che non sono da solo in questo cammino di ricerca dell’alternativa. La scoperta ancora più bella è che la condivisione, l’empatia con chi ti sta attorno, il contatto fisico con gli altri quando è onesto e sullo stesso piano ti libera dalla paura, dai dubbi, ti fa fare cose che fino a poco prima pensavi irraggiungibili. Ho aperto gli occhi su una società all’eterna ricerca del super eroe (qua devo ringraziare il mio amico Sandro con il quale ho avuto una chiacchierata illuminante), che enfatizza l’idea che un giorno un super uomo arriverà a salvarci tutti. Questa idea è la cosa più sbagliata che esiste in natura e nella società. La storia ci insegna che i grandi cambiamenti sono arrivati quando la gente, le masse si sono unite, coalizzate, hanno lottato per degli ideali. Cosa ci manca per coalizzarci? Avere chiara l’alternativa, aver chiaro i mezzi per applicarla, aver chiaro quanto lavoro c’è da fare, aver chiaro che non ci possiamo scannare per i dettagli se lo scopo è qualcosa di talmente alto che nemmeno lo riusciamo ad immaginare ora. Qual è lo scopo più alto? La Felicità. Siamo al mondo per quello, non per lavorare come schiavi per pagare le rate ogni fine mese. Non siamo al mondo solo per il sacrificio, non siamo al mondo solo per avere, o per odiare il nostro vicino. Siamo al mondo per essere felici, per unirci agli altri. Cosa ci manca ancora per coalizzarci? Ci manca l’indipendenza da un gruppo di potere (politico ed economico) formato da una minoranza di persone che ci stanno ingannando con tutti i metodi possibili. Sappiamo tutto di loro (idee, piani, età, nomi, cognomi, curriculum vitae, spostamenti, fidanzate, mogli e amanti) ma ignoriamo completamente quale sia l’alternativa per la nostra felicità. Separiamoci da questo potere che ci gioca contro, che ci umilia, che ci rende schiavi. Elaboriamo la nostra alternativa, elaboriamo la nostra felicità. Sapete qual è l’alternativa alla manca di alternativa? La completa sottomissione. P.S: vi consiglio questo libro, scaricabile gratuitamente. Libro che prova a porsi come reale alternativa: http://www.boorp.com/libri_gratis_pdf/libro_un_milione_al_mese_a_tutti_in_pdf_gratis.php

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