domenica 5 maggio 2013

E' già tutto scritto, dannazione!! (Brevi considerazioni sul nuovo governo Letta)

Lo sapevo, lo sapevo. Eppure l’ho salvato da qualche parte quell’articolo, ci deve pur essere da qualche parte. Aspetta che forse è dentro a quella cartella li. L’ho sempre detto che devo mettere in ordine il pc, ma ogni volta rimando al giorno dopo. Però dai, ti prego, salta fuori articolo che mi servi, mi servi, mi servi servi servi!!! Eccollooooo, il vigliacco si era nascosto in fondo alla lista e aveva pure cambiato nome (che in realtà gli avevo appioppato io qualche mese fa). Dai rapido, apriti che devo scrivere sto articolo, oh là, aperto. Autore dell’articolo: Curzio Maltese, pubblica su “Il Venerdì di Repubblica”. Titolo dell’articolo: L’Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà l’europa”. Qui trovate il link (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10168). Articolo uscito a metà aprile 2012 con Mario Monti già in carica da qualche mese. È passato un anno, ora c’è il governo Letta, definito inciucio, governissimo, larghe intese. Svariati nomignoli per non chiamarlo con il suo nome: Governo tecnico numero 2. Perché governo tecnico? Semplice, è stato un governo scelto per la seconda volta da Giorgio Napolitano che al suo interno ha diversi ministri “tecnici” e che soprattutto porta come primo ministro un “tecnico” per eccellenza: Enrico Letta. Ma andiamo per gradi. Partiamo dall’articolo di Curzio Maltese di cui sopra. Ecco alcuni estratti:
“ Nella seconda Repubblica l’unica vera novità era rappresentata da Romano Prodi, un tecnocrate riformista consapevole delle conseguenze della globalizzazione. Le due brevi stagioni di Prodi sono state l’unico laboratorio politico italiano e infatti hanno preparato il terreno a Mario Monti. Con il governo Monti l’Italia è diventata davvero un laboratorio del futuro”.
Se il laboratorio del futuro sono i 300.000 esodati, sono i milioni di disoccupati, è l’economia al collasso, sono i talgi alla spesa sanitaria e l’aumento delle spese militari, signori benvenuti nel laboratorio del futuro europeo. No, non è solo colpa di Monti ovviamente, quello che mi preme evidenziare è che il governo Letta è il figlio nato dal laboratorio Prodi e dal laboratorio Monti. Sito di Enrico Letta, ecco il suo Curriculum Vitae: http://www.enricoletta.it/wp-content/uploads/2013/04/Curriculum-Vitae-Enrico-Letta-aprile-2013.pdf Vediamo cosa c’è dentro:
Segretario del consiglio dei ministri nel secondo governo Prodi. Dal 1993 segretario generale di AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione fondata da Nino Andreatta). Quell’Andreatta che separò il ministero del Tesoro dalla Banca d’Italia, rendendo di fatto il nostro debito pubblico insostenibile. Dal 2004 vicepresidente di Aspen Istitute Italia, think tank mondialista nato negli Stati Uniti. Dal 2006 componente italiano della Trilaterale, altro think tank mondialista.
Mario Monti arriva più o meno dagli stessi gruppo, gruppo Bilderberg, commissione europea ecc ecc. E per finire alcuni pubblicazione del neo presidente del Consiglio tra le quali spicca in particolare: Euro si – Morire per Maastricht (Laterza, 1997). Questo è il quadro generale e molto sintetico della nostra condizione politica. Monti è un tecnocrate europeo, Letta è il figlio più giovane di questa generazione. Cosa succederà nei prossimi mesi? Eh bella domanda, visto che sull’IMU si stanno scannando, tra l’altro per una tassa che vale poco meno di nulla come spiegato benissimo in questo blog (http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/10200-di-cosa-parliamo-quando-parliamo-di-imu.html). Se questo governo sopravviverà allora aspettatevi un inasprimento della politica portata avanti da Monti, da Berlusconi e da Prodi. C’è il pareggio di bilancio da rispettare, c’è il Fiscal Compact che chiede la riduzione del debito di 50 miliardi all’anno, c’è da mettere i soldi nel MES (Fondo Salva Stati, votato da Napolitano. Discussione pubblica e parlamentare pari a zero). Questo è il quadro di chi ci sta governando, di cosa vorrà fare (aumento dell’austerità). La nostra classe dirigente nasce e si sviluppa dentro gli stessi ambienti (destra o sinistra fa veramente poca differenza) e questi ambienti stanno presentando il conto. Chiudo con le parole profetiche di Curzio Maltese:
“Per quando riguarda l’Italia dovrebbe essere evidenti a tutti che, dopo Monti, non ci sarà un altro governo politico vecchio stile, con Bersani o l’improbabile Alfano premier, ma un altro gabinetto “tecnico”, il cuoi teorico presidente del Consiglio dovrà in ogni caso fare i conti con l’autentico premier, il governatore Mario Draghi. Questa sarà la politica nei prossimi anni, il resto solo slogan.”
Che questo articolo esca su un giornale che si chiama “La Repubblica” fa venire strani pensieri.

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