venerdì 30 ottobre 2009

Marrazzo vale più della nostra vita?



Non mi stupisco dei cattivi comportamenti, me li aspetto.

L’ultimo weekend verrà ricordato per due eventi che hanno assorbito l’attenzione di tutta (o quasi) l’Italia. Le primarie del PD, per scegliere il segretario nazionale, e lo scandalo sessuale che ha travolto Piero Marrazzo, governatore del Lazio.

Del primo evento sappiamo già tutto, Pierluigi Bersani segretario come da copione, del secondo invece si aspettano sviluppi, nuove informazioni e probabilmente nuovi personaggi che verranno tirati dentro a questo squallido vortice mediatico-sessuale.

La mia posizione su questo scandalo? Nessuna, o meglio niente contro Marrazzo, tranne una questione morale e il solito predicar bene e razzolar male. L’aspetto peggiore è parlare di sesso quando il reato vero è di quei 4 carabinieri che ricattano un funzionario pubblico, ovvero 4 difensori della legge che infrangono la legge stessa. Ah bella voglia il Ministro La Russa a dire che comunque sono stati denunciati e fermati da altrettanti carabinieri, perché ormai la mela è marcia, ed è marcia ai livelli più alti. La sfera privata è del tutto ininfluente, può essere vissuta come si preferisce, basta che non mi si venga a fare la morale. Ritengo molto, ma molto più grave un politico trovato a usare droghe, che beccato a letto con un trans.

Ma non è nemmeno questo il punto dell’articolo, perché come sempre non riusciamo a guardare la luna e ci fermiamo al dito. Mi spiego, lo scandalo Marrazzo da sabato occupa pagine e pagine dei principali quotidiani, quando invece le navi affondante attorno a tutta la penisola italiana contenenti tonnellate di fusti radioattivi, si meritano poche pagine magari poco visibili. L’aspetto ancora peggiore è che in questi articoli si vedono raramente dati sulla radioattività, sull’aumento di tumori e malattie gravi nelle zone dove queste navi sono inabissate (ad esempio in Campania). Non si va a vedere (se non in rari casi) di chi è la proprietà di quella nave, cosa trasportava, chi c’era a bordo, e ancora quali aziende producono scarti nocivi.

Da alcune intercettazioni e da alcuni confessioni di pentiti, si parla diverse navi fatte affondare di proposito, c’è che dice 30 chi 180. Il numero in se non è rilevante, in quanto ne basta anche una sola per creare un disastro ambientale.

Gli aspetti da considerare in questa storia sono diversi, provo a sintetizzarli qui sotto:

- inabissare una nave che trasporta scorie nocive, radioattive e altamente inquinanti comporta la partecipazioni di diverse figure, dal capitano, a tutto il personale di bordo, a chi controlla il carico, fino ad arrivare ad ambienti mafiosi. Non può essere l’opera di un singolo, ma è una rete ben radicata, infiltrata fino ai piani alti.

- Le scorie che si trovano nei nostri fondali inquinano pesantemente l’acqua, e di conseguenza tutto il pesce che poi arriva nelle nostre tavole. Alla faccia che il pesce fa bene.

- Nelle zone più contaminate troviamo percentuali di malattie mortali molto più elevante che in altre zone

- Il turismo, se questa faccenda diventa di dominio pubblico ne risentirà pesantemente (anche se è forse l’aspetto meno pressante di tutta la storia)

È una emergenza nazionale, come è stato il terremoto in Abruzzo o la valanga in Sicilia, anzi forse è addirittura peggio perché interessa praticamente una larghissima fetta della nostra bella Italia, eppure molto di questa faccenda rimane ancora insabbiato e oscuro.

Se Marrazzo dopo questa vicenda che lo ha investito nel privato, potrà tornare ad una vita normale e alle sue vecchie abitudini, per noi dopo questa vicenda delle navi affondate, non sarà più nulla come prima. Il nostro ambiente, il nostro cibo, la nostra acqua, la nostra salute e la nostra economia saranno stravolte, in peggio chiaramente, e molto probabilmente nulla sarà più come prima.

Ecco perché non provo meraviglia o stupore per questi cattivi comportamenti, bisogna aspettarseli e poi agire per estirparli.

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