venerdì 9 marzo 2012

A Giuliano...(sperando di aver scritto in maniera comprensibile)


Ok, d’ora in poi sarò estremamente serio, perché quello che ci stanno facendo sopra la testa o sotto gli occhi (vedete voi come vi va meglio) è di una gravità inaudita. Siamo entrati in guerra contro qualcosa che non riusciamo a vedere ma che percepiamo. Altro che Al Quaeda, qui in Europa si è deciso di massacrare milioni di vite per due semplici motivi: profitto e potere.
Argomento del giorno: il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità. Stamattina ho ricevuto una mail dal mio amico Giuliano su questo argomento, colgo quindi la palla al balzo per spiegare cosa è questo meccanismo nato un paio di anni fa. Cos’è il MES? È un trattato firmato dai 17 ministri delle finanze di ogni singolo stato, che prevede un fondo (inizialmente di 500 miliardi di euro, ora si parla già di 1000) al quali gli stati parteciperanno in base alle loro quote di partecipazione nella BCE (Banca Centrale Europea). Per inciso l’Italia dovrà garantire il 17% circa della somma che verrà fissata (fatevi due conti e vedete che cifra salta fuori). Prima considerazione: l’Italia non è più sovrana della sua moneta, quindi per garantire questi soldi dovrà in qualche modo richiederli a mercati privati o aumentare tasse o imposte. Se chiede soldi al privati gli interessi aumenteranno e il nostro debito sarà ancora più insostenibile e quindi taglieranno la spesa pubblica. Se aumentano le tasse si deprimono i consumi interni e si distruggono i risparmi.
Questa è una mia considerazione, ma vediamo cosa dice questo trattato.
Punto primo, è stato aggiunto all’articolo 136 del trattato di funzionamento dell’a UE questa postilla: “Gli stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo assieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessario nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità”.
Traduzione: chi aderisce a questo patto salvaguardia i grandi (e piccoli) creditori esteri, le banche e le grandi istituzioni finanziarie. La concessione dei soldi per salvarvi sarà soggetta a una rigorosa condizionalità politica, ovvero dovrete accettare le nostre (BCE, Commissione Europea, FMI) politiche economiche di austerità, tagli alla spesa pubblica, distruzione dei diritti dei lavoratori.
Già questo basterebbe per chiedere ai nostri rappresentanti politici, sindacali e di governo se per caso questo trattato lo hanno letto e capito. Perché qui si parla di distruzione di sovranità nazionale e totale dipendenza da organismi esterni che rispondono a lobbies potentissime (TRANSATLANTIC BUSINESS DIALOGUE, EUROPEAN ROUNDTABLE OF INDUSTRIALISTS, EUROPEAN BANKING FEDERATION, BUSINESS EUROPE).

Il nostro parlamento in materia di politiche economiche e monetarie è stato completamente esautorato, e ripeto come già scritto in altri post, di fatto è come se un padre fosse senza portafoglio e con 2 figli piccoli che muoiono di fame.
Punto secondo, l’accesso dei privati. Cito il Trattato: “lo Stato membro beneficiario sarà tenuto a realizzare una forma adeguata di partecipazione del settore privato in funzione delle circostanze specifiche e secondo modalità pienamente conformi alle prassi dell’FMI”.
Traduzione: noi i soldi ve li diamo, ma voi (Governo Italiano per esempio) dovete assolutamente far entrare i privati nelle vostre attività pubbliche (acqua, servizi sanitari ecce cc) e svendere la vostra gioielleria. Queste righe mi fanno venire in mente due cose: distruzione di Stati Sovrani, ma soprattutto che questa crisi è stata creata ad hoc per massimizzare i profitti dei soliti noti. Altrimenti clausole come queste non esisterebbero proprio, visto che non centrano nulla con la risoluzione dei problemi attuali.
Punto terzo, per attivare l’aiuto ad uno Stato in difficoltà serve la maggioranza qualificata dell’80%.
Traduzione: pare una buona percentuale ma c’è un paradosso. Metti che sia l’Italia ad aver bisogno di questi aiuti e che alla votazione il nostro ministro (per i più svariati motivi) voti no all’aiuto. Se però si raggiunge comunque l’80% l’aiuto verrà dato. Significa che lo Stato che ha bisogno ma rifiuta di fatto non può rifiutare. Si conclude quindi che la volontà dei singoli Stati viene di fatto azzerata. Punto quarto, fissare il prezzo del prestito. Cito: “Il MES potrà concedere prestito a tasso fisso o variabile”. Inoltre: “Ai prestiti si applicherà la seguente struttura del prezzo: costi di finanziamento del MES+un onere di 200 punti base sulla totalità dei prestiti+una maggiorazione di 100 punti base per gli importi prestati e non rimborsati".
Traduzione: lo Stato che riceverà il prestito di fatto diventa un mutuatario come me o come te che leggi. Il MES deciderà se prestare a tasso fisso o variabile e se non si paga in tempo c’è una bella penale. Ancora una volta viene distrutto il concetto di sovranità monetaria e legislativa. I tecnocrati europei vogliono essere sicuri di non lasciarci nessuna possibilità di salvarci.

Chiudo qui aggiungendo un altro paio di considerazioni. Il MES è creditore privilegiato assieme all’FMI, quindi in caso si debba decidere chi pagare il MES è prima linea per la restituzione. Inoltre le controversie legali saranno portate tutte alla Corte di Giustizia Europa come avviene già con il Fiscal Compact. Dovrei parlare anche delle CAC (Clausole di Azione Collettiva) ma il discorso diventerebbe ancora più complesso e non credo di poter aggiungere ancora altra carne al fuoco.
Vi posso solo fare un appello, cominciate a studiare queste cose, cercate di capire da dove derivano, perché le propongono e perché ci vogliono impoverire. Sono concetti anche semplici, non occorre diventare degli scienziati di economia. Bisogna pensare con la propria testa, vedere con i propri occhi e smetterla di farci ingozzare di notizie che non dicono nulla. Se vogliamo vivere senza farci stritolare da questi trattati l’unica maniera è quella di studiarli, di impararli in maniera perfetta e poi divulgarli a quanta più gente possibile, fare un lavoro enorme di diffusione e di convinzione. Se vogliamo dare un futuro giusto, equo e sereno ai nostri figli siamo chiamati a farlo, altrimenti la macchina è già partita per stritolarci tutti.

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