martedì 13 marzo 2012

Perchè.....


Questo post nasce da una confronto avuto con il mio amico Alessandro, meglio conosciuto per mezzo Veneto come Il Centro. Lo dedico a lui sperando gli possa piacere e sperando di aver capito quello che mi stava proponendo.
Credo sarà capitato a tutti voi almeno una volta nella vita di chiedervi perché? Quelle domande rivolte a noi stesse, che a volte rimangono senza risposta, che altre volte invece invadono tutti i nostri pensieri, che ti impediscono di reagire e ti inchiodano sulla sedia con le mani sulla testa. Quelle domande che invece ti fan ridere o ti fanno incazzare. A me è capitato molte volte, moltissime ultimamente a dire la verità. E sono domande che non riesco più a tenere dentro, perché a volte mi capita di urlarle in macchina mentre ascolto la radio pur di mettere a tacere i miei pensieri.
Allora tanto vale scriverli, non tanto per renderli pubblici, ma per trasferire le mie domande, i miei perché a questo foglio, come se alla fine di questo post toccasse a lui darmi le risposte.
Allora perché? Perché ogni giorno è uguale agli altri? Perché non posso semplicemente essere e vivere? Perché devo? Perché devo lavorare anziché esprimere il mio talento attraverso le cose che veramente mi piacciono? Perché devo vivere dentro a questo sistema? Perché io quasi trentenne sono considerato e visto dalla mia classe politica come un bamboccione, sfigato attaccato alle gonne della mamma? Perché se rivoglio indietro i miei diritti sono un estremista? Perché se dico come la penso è meglio che non la dico sennò gli altri chissà cosa pensano? Perché se una cosa la dicono in tanti è sicuramente giusta? Perché se chiedo indietro il mio futuro credono sia un che non ha un cazzo di voglia di fare? Perché pochissimi al mondo comandano sulla vita di milioni di persone e nessuno sa chi sono questi? Perché la tv, i giornali, la radio ci invadono con notizie inutili? Perché i discorsi che sento nelle sedi dei partiti suonano un po’ come: “Dai misuriamocelo e vediamo chi ce l’ha più lungo”? Perché è sempre colpa di qualcun altro e nessuno alza mai la mano dicendo: “Oh sto giro la cazzata l’ho fatta io”? Perché noi tutti, e parlo veramente di tutti, siamo così abituati a vivere di stenti, quando esistono alternative per vivere senza l’ansia di non arrivare a fine mese? Perché non ci siamo accorti di chi ci ha rubato la nostra democrazia e la nostra sovranità come popolo? Perché vedo e sento gente dire: “A me la politica fa schifo” e poi buttarsi con Beppe Grillo? Perché mi tocca sentire gente dare il buon esempio quando non sa nemmeno di cosa si sta parlando? Perché siamo arrivati a questo punto dove dobbiamo scegliere se pagare le pensioni o la cassa integrazione? Perché non è ancora sufficiente vedere le scene drammatiche in Grecia per capire che quella crisi arriverà pure da noi nel giro di un paio di anni? Perché vedo un sacco di gente contenta perché cambia il suo pc/cellulare/tablet ogni 1-2 anni o anche meno, ignorando completamente che il Coltan contenuto in questi aggeggi ha scatenato una guerra civile in Congo e un esodo senza precedenti?

Perché ignoriamo il fatto di avere le mani che grondano sangue, dolore e ingiustizia? Perché vogliamo così male a dei popoli così distanti? Perché non riusciamo a vedere il piano preparato dalla Commissione Europea per impoverirci tutti e far arricchire l’1%? Perché se si parla di economia si pensa ad argomenti noiosi e adatti solo ai cervelloni? Perché il futuro di milioni di persone, soprattutto giovani è stato distrutto da politici corrotti, legati ai poteri forti e totalmente incapaci di difendere il patrimonio pubblico e il popolo? Perché un popolo per così tanti anni non è mai riuscito a reagire? Perché non imponiamo ai nostri politici di dichiarare dei bisogni minimi di sopravvivenza sotto i quali non si può andare? Perché la globalizzazione e i concetti del libero mercati sono stati così persuasivi? Perché ci hanno convito che il mondo è comandato dalla legge T.I.N.A: There Is No Alternative (non c’è alternativa). Perché o il nucleare o il buio? Perché il TAV o l’esclusione dall’Europa? Perché l’euro o la morte economica? Perché continuiamo a cibarci di tutte queste bugie spacciate per verità assolute? Perché parliamo ancora di progresso sostenibile, quando anche nel nostro comune l’aria è inquinata tanto quanto a Vicenza? Perché continuiamo a ripeterci bugie pur di rimanere al calduccio in questo sistema, invece di uscire al freddo per combattere per la nostra stessa sopravvivenza? Perché se (come mi è capitato all’aeroporto di Venezia) faccio l’elemosina ad un signore disperato e senza una mano al semaforo, allora sono di animo buono, ma se dico agli altri che quella persona merita una vita dignitosa come tutti noi, allora sono un sognatore e uno che non sa come gira il mondo? Perché non vogliamo darci risposte a queste domande? Perché siamo codardi? Perché la scusa è: “Eh ma io non lo sapevo?”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Secondo me, la risposta ce l'ha detta sempre lui, ovvero... Il ratto Cornelius. Inoltre, la legge TINA mi fa venire in mente un altro "saggio", non del cinema d'animazione bensì letterario, inventato da Voltaire per il suo romanzo, "Candido" (uno dei libri migliori io abbia mai letto, peraltro), ovvero il filosofo Pangloss. OMG!
Davide