giovedì 12 aprile 2012

Andate piano ma fate in fretta (la bufala del pareggio di bilancio)


Ce lo hanno ripetuto per anni, anzi per decenni: “Guai ad aumentare il debito pubblico”, “Chi ripagherà il debito pubblico”, “Abbiamo compromesso le generazioni future”, “Ogni nuovo nato ha sulla testa almeno 30.000 euro di debito”. Posso usare una parola un po’ volgare? Si dai, tanto c’è che fa di peggio! Dicevamo, avete sempre sentito queste frasi pronunciate da politici, “tecnici”, giornalisti, politologi (non ho ancora ben capito che razza di lavoro sia), dai vostri parenti e amici. Verità assodata, data talmente per certa che hai paura che prima o dopo arrivi un omino dell’Agenzia delle Entrate, vestito in stile Man in Black a chiederti di ripagare la tua parte di debito. E a volte non ci dormi la notte pensando a come farai a pagarlo. Ecco la parolina volgare di prima: STRONZATE!!
Un po’ come la storia del colesterolo. Per anni ci hanno disintegrato i timpani dicendo che il colesterolo fa male, punto! Poi la medicina scopri che non è proprio vero, che esiste un colesterolo buono (HDL) e uno cattivo (LDL) e che avere nel sangue una buona percentuale del primo fa benissimo perché sconfigge il secondo.
E se per il debito pubblico fosse lo stesso? Se ci fosse un debito buono e uno cattivo? “Michele, non sta dire putanade, el debito se paga, i politici me gà messo aea carità e desso el debito ghemo da pagarlo nialtri, sti luamari”. Più o meno è questa la risposta che ottengo quando provo a spiegare che il debito non va mai ripagato, perché se volessimo ripagare tutto il debito dovremmo di fatto ritirare tutta la moneta in circolazione, cosa che suona male o sbaglio? Il grafico in testa a questo post dimostra questo, ovvero ogni volta che la bilancia governativa (linea blu) prova a tornare in pareggio o ad avvicinarsi allo 0, allora anche la bilancia priva (linea rossa) si avvicina allo 0. Per spiegarla più semplicemente, meno lo Stato spende più i privati vanno in crisi (famiglie e aziende). Poi è ovvio che la spesa deve essere adeguata, andare in spesa produttiva, non clientelare ma il concetto di base rimane, più l’apparato pubblico spende, più i privati guadagnano e risparmiano, ovvero si arricchiscono. Dovrei a onor del vero spiegare anche il concetto di moneta sovrana e non sovrana ma lo farò nei prossimi giorni, prendiamo un argomento alla volta. Uno Stato a moneta sovrana può spendere per primo, per le sue infrastrutture, per la scuola, per l’economia, per la ricerca. Questa spesa va a favore dei privati (cittadini e aziende) che si trovano con stipendi e risparmi da utilizzare. Quindi uno Stato spende, si “indebita” a favore dei propri cittadini.
Se uno Stato ricerca il pareggio di bilancio, il settore privato va in crisi (anni 2008-2009 del grafico).
Ora una veloce analisi politica. Se guardate il grafico potete notare che i più pesanti tagli alla spesa pubblica avvengono nei periodi 1996-2001 e 2006-2008. Dico subito che non sono un elettore di centro destra, ma i più pesanti tagli sono stati eseguiti sotto governi politici o tecnici di centro sinistra. Questo dovrebbe essere sufficiente per farvi capire che chi ha svenduto la nostra ricchezza, il nostro futuro e quello di milioni di giovani non è stato esclusivamente Berlusconi (di cui penso il peggio possibile) ma anche e soprattutto di governi di centro sinistra che probabilmente non rispondevano ai cittadini italiani ma ad interessi ben più alti e potenti.
In questo momento Napolitano e Monti ci stanno dicendo: "Serve il pareggio di bilancio per rilanciare l'economia". Un po' come dire: Andate piano, ma fate in fretta. Ci stanno affamando tutti senza distizione ma lo fanno con parole suadenti che noi non capiamo. Ecco io adesso vi ho dato una veloce spiegazione di cosa vuol dire.
Ecco perché seguirò l’esempio dell’avvocato Paola Musu, che ha denunciato alla Procura di Cagliari il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio con questi capi di imputazione:
1) 241 c.p. attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
2) 270 c.p. associazioni sovversive;
3) 283 c.p. attentato contro la Costituzione dello Stato;
4) 287 c.p. usurpazione di potere politico;
5) 289 c.p. attentato contro gli organi costituzionali;
6) 294 c.p. attentato contro i diritti politici del cittadino;
7) 304 c.p. cospirazione politica mediante accordo;
8) 305 c.p. cospirazione politica mediante associazione.

Per maggiori dettagli:
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=361
http://www.scribd.com/doc/87677876/Denuncia-in-Procura-Del-2-Aprile-2012#fullscreen.

Il grafico è preso dall’economista Stephanie Kelton e rappresenta la % di spesa pubblica rispetto al PIL (GDP nel grafico)

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