venerdì 5 aprile 2013

A mamma Giovanna, tanti auguri!!!

Oggi è il compleanno di mamma Giovanna. Dovrebbe essere tutto facile nel scrivere qualcosa per la mamma, e invece è difficilissimo, non tanto perché manchino le cose da dire, ma proprio perché quello che mi ha trasmesso e dato in questi 29 anni della mia vita è talmente radicato e impresso nella testa che fa fatica ad uscire. Un po’ come sradicare un albero, ti tocca andare in profondità a cercare le radici. Non mi va di scrivere un post di episodi passati per rinvangare il passato, perché quello che è successo in questi anni, lo lasciamo alla nostra storia mamma, è già avvenuto e non lo possiamo cambiare. Il passato insegna ma non deve incombere nel presente. Ci sono stati momenti bellissimi e per me sono la maggior parte, ci sono stati altri momenti meno belli, magari di tensione, di preoccupazione o paura. Fa tutto parte della vita, l’importante è ricavarne un insegnamento da trasmettere e lasciare un solco dove gli altri potranno trovare una guida. Ti scrivo perché è venuto il tempo di dirti un sacco di cose, di farti sapere cosa provo ogni volta che ti vedo e te lo dico per iscritto perché le parole mi si bloccherebbero in gola. Ci pensavo giusto oggi, e mi sono chiesto cosa tu mi abbia trasmesso come valori, cosa tu abbia cercato di insegnarmi, cosa tu abbia provato a dirmi per farmi diventare un uomo maturo. La domanda che mi sono posto è stata questa: “ma io, da dove ho imparato certi sentimenti, da dove deriva il mio carattere?”. Ed è stato li che ho realizzato che lungo la mia vita ho sempre avuto a fianco una presenza. Te. Una presenza silenziosa, discreta, quasi dimessa, ma estremamente sincera e schietta. E i ricordi affiorano tutti, di te che stiravi mentre io giocavo con i Lego, di quando mi venivi a prendere a scuola con la 126 bianca, di quando d’estate mi preparavi da mangiare in terrazzo. Mi ricordo pure quella volta che giocando mi uscì la spalla e come mi rialzai ti trovai di fianco a me in campo con gli avversari disorientati dalla tua presenza (anche perché io avevo 20 anni). Mi ricordo di un sacco di cose ma come ho scritto prima non voglio fare una semplice sequenza di episodi. Ci sono cose più importanti da dirti. Sono le emozioni e le sensazioni. Ho sempre ritenuto importante in tutto quello che faccio dare l’esempio, ovvero dire una cosa e farla, mantenere una promessa. Se mi fermo a pensare a te ecco la parola che ti descrive nel miglior modo possibile: l’esempio. Mi hai sempre mostrato come la gentilezza, la cortesia, un sorriso, un abbraccio rendano la vita migliore sia per te che per gli altri. Non ti ho mai visto peccare di vanità, ma hai sempre dimostrato fermezza e orgoglio in quello che facevi e dicevi. Se mi chiedo cosa mi hai consegnato con le tue mani, io credo tu mi abbia consegnato la possibilità di vivere e pensare con la mia testa, per quanto questo possa essere complicato per un genitore. Non ricordo di averi mai sentito dire che questo o quello non lo potevo fare. Si discuteva, si ci rideva su, altre volte (poche per la verità) ci si incazzava, ma un no secco non ricordo di averlo mai sentito. E oltre alla libera scelta, mi hai consegnato l’armonia, la serenità, l’amore e l’importanza di essere benevoli con tutti e di non portare rancore. Si, se ora sono sereno e consapevole di chi sono è grazie a te, al tuo “lavoro” quotidiano nel mostrarmi con l’esempio cosa per te era importante nella vita. Ci sono stati momenti dolorosi e difficili, ma mi hai sempre trasmesso l’idea che domani sarebbe stato meglio, che la speranza va coltivata e alimentata. Sono poche righe, lo so, messe giù alla rinfusa a tarda ora ma sono frasi sentite, reali. Ora che puoi goderti i tuoi spazi, il tuo tempo come meglio credi e dedicarti alle tue passioni al 100%, voglio solo dirti che ce l’hai fatta, nonostante tutto, nonostante i sacrifici (e che li dimentica gli anni che andavi in bici a lavorare, freddo o caldo che fosse). Ce l’hai fatta a rendermi quello che sono, e non mi cambierei di una virgola perché ne vado estremamente orgoglioso e come dice 2pac nel video che vedi sopra: KEEP YA HEAD UP (tieni la testa alta). Ce l’hai fatta perché sei una donna forte, ce l’hai fatta perché giorno per giorno ti sei costruita il tuo sogno. Un giorno spero di poter anche io come te girarmi indietro, fare un bel sospiro di sollievo e dire: “Eh si, ce l’ho fatta”. Io cammino in un solco che te hai tracciato.

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