lunedì 8 aprile 2013

Pronti a vedere il peggio? O è venuta l'ora di coltivare la speranza?

“Eh Michele dai, te vedarè chea cambia, i gà ditto che pal 2014 la crisi passa e che tornaremo a cresare, basta solo tirare a cinghia n’altro poco, i sacrifici li fa tutti”. Si ciao!!! Ve lo dico senza tanti giri di parole, mi sono rotte le palle del buonismo, del “bisogna abbassare la testa finché la tempesta non è passata”, mi sono rotto le palle di sentire che in Europa troveranno una soluzione quando è da 50 anni che continuano a sbagliare. Mi sono rotto le palle di sentirmi dire da chi ha causato la crisi: “Bene signori, ora vi tiriamo fuori”. Eh no, non puoi essere carnefice e salvatore allo stesso tempo, non puoi essere il bianco e il nero contemporaneamente. Mi son rotto le palle di sentire i partiti difendere l’euro nonostante ormai anche uno studente al primo anno di economia capisca al volo dove stiano i problemi della moneta unica. Mi sono rotto le palle di sentire “giornalisti” venire a Grumolo delle Abbadesse e dire che uscire dall’euro sarebbe una tragedia, un salto nel buoi e che il debito pubblico è colpa dei nostri genitori che hanno vissuto sulle nostre spalle. La smettete con le bugie? Con la distorsione della realtà? Ormai vi abbiamo smascherato, partiti, giornalisti, pensatori, politilogi ecc ecc. Basta, veramente basta, non se ne può più. Sempre alla serata di Grumolo il giornalista, Sig. Riva, attacca subito e va di testa contro le banche: “Bisogna separare le banche che fanno credito da quelle che speculano”. Tra me e me penso: “Bene, dai che forse han capito, dai che forse stasera sento idee nuove”. Ma niente, si arriva a parlare dell’euro con qualche persona che giustamente vuole capirne di più ma li casca il palco: “l’euro è stata la nostra salvezza, abbiamo bisogno di più Europa ecc ecc”. Ma come, attacchi le banche e difendi una moneta figlia proprio delle banche, che viene emessa a debito e che gli Stati devono acquistare dalla grandi banche internazionali. Predicare bene e razzolare male!. Ma non è di questo che voglio parlare, questo mi serve solo come esempio. Per dire cosa? Che ci stanno prendendo in giro in maniera ignobile, nel peggior modo possibile perché poi le loro bugie si scaricano sulla nostra vita (disoccupazione, meno stato sociale, meno servizi, austerità). E ci prendono in giro perché glielo permettiamo, perché non abbiamo gli strumenti per rispondere: “Ciccio, guarda che le cose stanno un tantinello diverse”. Abbiamo perso il contatto con la realtà, la nostra umanità e cooperazione. E allora si va giù pesante, i greci se la son meritata ,a Cipro han fatto bene perché i capitali esteri erano degli oligarchi russi (e noi invece che andiamo a elemosinare dagli sceicchi siamo bravi, no?). E quando toccherà a noi? Ci sbraneremo per dare la colpa a Berlusconi, o ai comunisti, o alla mafia, o a Craxi o al debito pubblico, e intanto ci spelleranno vivi e ancora una volta non ci capiremo nulla. Una volta su un bigliettino ho letto “Cosa è l’indifferenza? L’indifferenza è quando si guarda tutti dalla stessa parte”. Vi propongo 3 letture qui sotto per cercare di farvi volgere lo sguardo altrove, più in alto delle beghe da quartiere della nostra classe politica. Girate lo sguardo da un'altra parte. Siamo noi i populisti più accaniti, quelli che nonostante i dati, continuiamo a girarci dall’altra parte semplicemente perché lo fanno tutti. Da ora concediamoci il lusso di un pensiero diverso, di uno sguardo diverso, di un vivere diverso. Non c’è la bacchetta magica, non c’è la soluzione a tutti i mali e non ci sono nemmeno ricette miracolose. C’è solo la volontà di essere persone e di venir riconosciute come tali. O ci concediamo questa boccata di aria fresca, altrimenti il nostro futuro è già segnato. Esiste la voglia di riscatto di un popolo, oppure esiste l’aspettare che le cose vadano solo che peggio. Esiste la volontà di riprenderci in mano la nostra comunità, o esiste la totale spogliazione da ogni diritto. Sta a me, a te, a voi che leggete decidere. Ecco i 3 articoli, con la speranza che servano a pensare più in grande, a non porci limiti, a superare le nostre paure: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=617", http://">http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11702, http://">http://www.scenarieconomici.it/studio-sulle-prospettive-in-italia-germania-francia-e-spagna-e-simulazione-di-dissulazione-delleuro-e-ritorno-alle-valute-nazionali/

1 commento:

Anonimo ha detto...

sei sicuro che sia tutta la verità quella che osservi tu?
Romeo