domenica 21 aprile 2013

L'Europa è stata creata per aggravare le crisi....qui vi spiego perchè questa Europa non ci serve

Questo post sarà una rottura di scatole, ve lo dico io per primo. Sto giro scrivo di trattati europei, di regole disattese, di bugie palesi e verità nascoste. No, non vi potrò dire tutto tutto tutto, questo post è solo una parte della storia, ma come ogni storia ci sono dei dettagli importanti, che vanno spiegati e dimostrati. Ogni volta che qualcuno mi chiede dell’euro e dell’Europa la mia risposta è sempre questa: “Non sono antieuropeista e non c’è da stravolgere tutto per far si che l’Europa funzioni a favore dei popoli. L’euro è una moneta senza sovranità in mano ad una banca privata totalmente indipendente dal potere politico. Questo è il nocciolo del problema, o ne parliamo o siamo già tutti spacciati”. Tradotto, io non ho nulla di nulla contro i tedeschi, i francesi, gli spagnoli, i greci. Sono persone come me, come tutti voi, con i loro sogni, con i loro problemi, con le loro aspirazioni, con le loro gioie e ansie quotidiane e ritengo che tutti i cittadini europei meritino molto di meglio che questa Europa e questo euro. Quello che voglio fare in questo post è farvi capire che l’indipendenza totale della BCE è un suicidio programmato, una volontà dei tecnocrati che hanno firmato Maastricht di imporre un sistema monetario che avrebbe disintegrato l’economia, lo stato sociale, la cultura, la ricerca e di fatto la nostra società. “Eeeehhhh dai Michele, sei il solito catastrofista, complottista! Piano, guardatevi attorno, le situazioni tragiche le vedete tutti, o no? Il Sole24ore l’altro giorno scriveva che da inizio anno sono fallite 31.000 aziende in più di quelle che sono nate nuove (http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/focus-economia/2013-04-19/verso-expo-2015-stallo-184644.php?idpuntata=gSLA81B8N&date=2013-04-19). Ma molto più semplicemente mi capita di sentire clienti al telefono che singhiozzano, che non sanno se verranno pagati, che non sentono nemmeno più il telefono suonare in ufficio. Vado a mangiare in pausa pranzo e la cameriera della pizzeria d’asporto è disperata perché a fine mese chiuderanno, e li lavorano lei e la figlia. Gli esempi si sprecano. Un po’ di storia prima di darvi tutti i riferimenti pe capire la situazione attuale e i possibili colpevoli. Con l’entrata nella moneta unica, è avvenuto un aggancio della lira al marco (si chiama euro, ma di fatto è un aggancio alla moneta tedesca, molto più “forte” della nostra). Con l’entrata della nuova moneta, lo Stato italiano ha perso completamente la sua sovranità monetaria, ovvero ha perso la possibilità di fissare il tasso di cambio e come conseguenza ha perso anche la sovranità fiscale (discorso più lungo, un’altra volta lo affronto eh). Ha perso ovviamente anche la possibilità di svalutare la moneta. “Ecco, Michele sei per la svalutazione che non va bene perché svalutare significa essere deboli”. Piccola parentesi, se svalutare è da sfigati corrotti incapaci, perché la Germania, paese così virtuoso, entrando anche lei nell’euro, non ha mai voluto rivalutare la sua moneta? Perché nel mondo attuale, gli USA, il Giappone, la Polonia, l’Inghilterra hanno tutti svalutato la loro moneta? E ricordatevi bene, che per qualcuno che svaluta, c’è sempre qualcuno che rivaluta. Torniamo a noi, entrati nell’euro abbiamo perso il potere fondante di uno Stato, l’emissione monetaria. Tradotto? Noi tutti viviamo di fatto già in uno ex Stato e in una ex democrazia (anche qui, discorso lungo da affrontare in separata sede). La macro economia ci spiega che per essere “competitivi” con i mercati esteri ci sono 3 sistemi: svalutare la moneta, abbattere le tasse (per far costare meno i prodotti e il lavoro), diminuire i salari. Entrando nell’euro, non possiamo svalutare e non possiamo abbattere le tasse (perché le tasse vanno a pagare gli interessi sul debito, altro argomento da affrontare). Cosa rimane? Sorpresa: diminuire i salari. Ed ecco la lotta della Fornero sull’articolo 18, sull’aumento di ore lavorative degli insegnati, la lotta sugli esodati, sul blocco delle pensioni ecc ecc. La Fornero risponde a queste logiche imposte da certi poteri, non è pazza, è di una lucidità disarmante e di una precisione chirurgica. È stata messa li a fare il lavoro sporco, a fare macelleria sociale. Diminuire i salari significa diminuire la qualità della vita delle persone, significa tutto quello che state vedendo. Meno investimenti, meno spesa, meno cultura, meno tempo libero, meno libertà. La Germania, per prima a partire dal 1999 ha imposto una riduzione salariale interna spaventosa, che ha creato milioni (circa 2,5 milioni) di persone sottopagate e sovra sfruttate. Ha creato migliaia di pensionati in fuga perché non più capaci di sostenere la loro qualità di vita. Questa riduzione salariale ha creato una rivolta politica che ha portato partiti euroscettici a % grillesche per capirci. Ovviamente per tanti che si impoveriscono (lavoratori salariati tedeschi, spagnoli, italiani, greci e portoghesi) qualcuno dovrà pure arricchirsi. Chi? Oh bè semplice, i super manager delle grandi banche internazionali, i grandi investitori, le grandi multinazionali che vedono i lavoratori lavorare per meno e con meno sicurezze. Qualcuno vince, qualcuno perde. Ovvero se qualcuno esporta e quindi si arricchisce, qualcuno importa e si impoverisce. La parte ancora peggiore è che la Germania dopo aver esportato di tutto in giro per l’Europa, ha pure finanziato a debito il suo export. Tradotto, la Germania vende le sue automobili in Italia, gli Italiani hanno dei risparmi e comprano senza fare nessun debito. L’economia va in crisi (per i motivi più disparati), i salari si contraggono, le imprese chiudono, quindi gli italiani che prima pagavano con i loro risparmi, ora devono indebitarsi per comperare la macchina tedesca. E chi finanzia questo acquisto? Semplice, le stesse banche tedesche che offrono tassi decisamente allettanti. Inoltre l’industria e la finanza tedesca (ma anche altri paesi del Nord) una volta che ha erogato crediti agli italiani (che per noi sono debiti) può venire in Italia e comperare aziende, infrastrutture, brevetti a prezzi stracciati perché i nostri imprenditori, le nostre banche ecc sono alla canna del gas. Volete una parola unica per spiegare il giro appena letto? Ok, ecco qua: colonizzazione. Ne volete una che ancora è tabù pronunciare? Ok, ecco qua: Terza Guerra Mondiale. Senza una bomba, senza un mitra, solo con i capitali, solo giocando sporco e non rispettando i trattati. Ed ecco il punto focale dell’articolo. Vi ho rotto le scatole fino ad adesso, ma mi sto avvicinando alla conclusione. Ecco il nocciolo del discorso, Trattato consolidato sul funzionamento della UE (Carta dei Diritti Fondamentali), articolo 3:
L'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli. 2. L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima. 3. L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri.”
Rivediamo i concetti: libertà, sicurezza, giustizia, piena occupazione, economia sociale, progresso scientifico. I trattati prevedono già un sacco di cose belle, non serve rifare tutto, non serve abbattere il muro per poi rifarlo se il muro è costruito bene. Le leggi parlano chiaro, la UE promuove la solidarietà tra gli Stati membri. Da qualche parte su al nord sto articolo deve essere stato tradotto così: “cercate di fregare il prossimo, specialmente i paesi del Sud Europa, indebitateli e poi obbligateli a ripagare quel debito. Siate intransigenti nella riscossione e non fate sconti a nessuno.” Mario Draghi dichiara questo pochi mesi fa:
“Milano, 10 gen - "La piena occupazione non e' il mandato della Bce, lo e' invece la stabilita' dei prezzi". Lo ha precisato il presidente della Bce Mario Draghi in conferenza stampa a Francoforte, rispondendo a una domanda sul parallelo con la Fed che ha deciso di mantenere il costo del denaro allo zero fino a che non raggiungera' un preciso livello di disoccupazione.”
Vi è chiaro il concetto. Abbiamo un trattato di funzionamento UE che sancisce la piena occupazione, la solidarietà tra i Paesi, la coesione sociale ed economica, e dall’altra parte abbiamo un organo completamente indipendente, la BCE, che tramite le parole di Draghi non segue questi dettami, anzi va esattamente nella direzione opposta, ovvero controlla i prezzi e l’inflazione. E come dicevo prima se non puoi svalutare o rivalutare la moneta (come fan tutti eh, non è mica uno scandalo, è solo un strumento come gli altri, sicuramente uno dei più efficaci). Ora come ho detto prima, non occorre radere al suolo tutto, serve una volontà politica da parte di tutti per fare in modo che il trattato di funzionamento UE venga applicato. Questo significa che la BCE, come ogni altra banca centrale deve essere inserita sotto un controllo politico, perché è un braccio operativo del potere politico. Slegare la BCE dal controllo politico genera di fatto una guerra economica (ovvio che non è solo questo il motivo) dove il più forte colonizza il più debole. Questa separazione totale dei poteri e degli obiettivi ha ampliato questa crisi e la sta sicuramente aggravando almeno qui in Europa. Se esistesse veramente la volontà politica, la crisi l’avremmo già alle spalle da qualche anno. Traetene voi le conclusioni. Per me vale quanto detto prima, serve una volontà politica di tutti i governi europei per porre fine a questo disastro. Ci sono già gli strumenti, ci sono già le leggi, smettiamola di tirarci la zappa sui piedi e di pensare che questa crisi sia irrisolvibile con gli strumenti odierni.

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